Programma Congressuale
da 11:00 a 11:50
Scuole come snodo centrale per diffondere tra i cittadini del domani un’adeguata data literacy [ ps.08 ]
Benché sia ormai assodato che quella del “Data Specialist” sarà una delle professioni maggiormente richieste nel prossimo futuro, anche all’interno delle PA, non si è ancora raggiunta piena consapevolezza circa il ruolo che un’adeguata “data literacy” potrebbe giocare nella formazione dei futuri “smart citizens” o, più semplicemente, nella formazione di una cittadinanza più consapevole e partecipativa.
Un’insufficiente “data literacy” infatti può condurre a una scarsa comprensione di fenomeni, necessità e decisioni collegate allo sviluppo di territori “smart” e, ciò che è peggio, a un’attitudine alla diffusione di opinioni non ancorate a dati di fatto, figlie di intuizioni e percezioni che possono rilevarsi fallaci. E’ quasi banale sottolineare che tali mancanze possono inficiare la qualità di qualsivoglia futura programmazione, anche a livello individuale.
Essere cittadini consapevoli del ciclo dei “dati” e delle metodologie di lavorazione ad esso associate può migliorare la consapevolezza su come ciascuno di noi produca in continuazione dati, di quanto ne sia importante la condivisione e la messa in comune, nel rispetto della privacy e della sicurezza, degli usi più o meno distorti che se ne possono fare, dell’importanza di raffinare le capacità interpretative per estrarne significati.
La “data literacy” nell’attuale società assume, dunque, una rilevanza molto maggiore del “coding” perché abitua a sviluppare una mentalità critica e contribuisce a sviluppare l’abilità di pianificare sulla base della concretezza di un dato correttamente raccolto e trattato. Può e deve essere introdotta per gradi in tutte le scuole a partire dalle ultime classi delle scuole primarie e dalle scuole secondarie di primo grado per poi essere raffinata nei cicli successivi e andare a braccetto con lo sviluppo della “digital literacy” degli studenti.
La definizione delle metodologie per l’acquisizione di un’adeguata data literacy è un tema attualmente molto caldo a livello europeo e mondiale e in questo seminario verranno presentate delle ipotesi di lavoro attualmente in fase di sperimentazione che potrebbero essere condotte anche nelle nostre scuole.
Di cosa si parlerà ?
• Tutto parte da una curiosità
• Tra ricerca antropologica e metodo scientifico: l’importanza del design
• Alla ricerca di risposte non confezionate: ipotesi e analisi senza preconcetti
• La rappresentazione e il racconto: tra ergonomia e narrazione
• Cosa bolle in pentola ?
• "Una best practice e il coinvolgimento degli studenti: il CSI-Piemonte e le esperienze a Torino e in Piemonte”
Gli atti sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/scuole-come-snodo-centrale-per-diffondere-tra-i-cittadini-del-domani-unadeguata-data-literacy
Programma dei lavori
Intervengono

Intervento di Carlo Giovannella all'evento "Scuole come snodo centrale per diffondere tra i cittadini del domani un’adeguata data literacy"
Direttore scientifico dell’area Industrie Creative del Consorzio Roma Ricerche; coordinatore dell’Osservatorio Internazionale sullo Smart City Learning; direttore della rivista IxD&A e "managing editor" della rivista "Digital iteracy & Digital Competence"; coordinatore del Master in Design of People Centered Smart Cities in convenzione tra Forum PA, IBM, ISIA e Università di Roma Tor Vergata; responsabile del laboratorio di Design per le Esperienze, ISIM_garage, dell’Ateneo di Tor Vergata; designer di ambienti, strumenti e metodi per il “Technology Enhanced Learning”; da oltre 10 anni impegnato nella disseminazione, in particolare tra i docenti delle scuole, della “design literacy” e di un approccio alle tecnologie “pedagogically informed”.